 Il consolidato 2010/11 di “Tottenham Hotspur Plc” presenta buoni risultati, in  linea con i parametri del Fair Play Finanziario. Innanzitutto, è esposto un  utile netto di 669 mila sterline, il patrimonio netto è positivo per £ 81,5  milioni, il rapporto tra costo del personale e fatturato (escluse le  plusvalenze) è del 55,70%, l’indebitamento finanziario netto, ammontante a £  56,8 milioni, è inferiore ai ricavi e risulta in diminuzione del 12%. I ricavi  segnano la cifra record di £ 163,5 milioni. I costi sono aumentati in misura  inferiore ai ricavi.
Il consolidato 2010/11 di “Tottenham Hotspur Plc” presenta buoni risultati, in  linea con i parametri del Fair Play Finanziario. Innanzitutto, è esposto un  utile netto di 669 mila sterline, il patrimonio netto è positivo per £ 81,5  milioni, il rapporto tra costo del personale e fatturato (escluse le  plusvalenze) è del 55,70%, l’indebitamento finanziario netto, ammontante a £  56,8 milioni, è inferiore ai ricavi e risulta in diminuzione del 12%. I ricavi  segnano la cifra record di £ 163,5 milioni. I costi sono aumentati in misura  inferiore ai ricavi.
Il 16 novembre 2011 è stato pubblicato un comunicato che  annunciava agli azionisti che sarà proposto il “De-listing”. La  motivazione risiede nel fatto che gli amministratori giudicano "strategico"  l’aumento della capacità dello stadio, per generare maggiori entrate.  Ovviamente, per uno stadio più grande occorrono nuovi e ingenti capitali. A  giudizio degli amministratori del Tottenham l’AIM, il mercato finanziario dove è  quotata la società limita fortemente questa possibilità.
Il progetto del  nuovo stadio “Northumberland Project” ha subito delle modifiche, che hanno  comportato un aumento dei costi. L’aumento dei costi è stato causato anche dalla  riduzione della zona edificabile ad uso residenziale. Poiché il progetto è in  attesa di ricevere il via libera definitivo dalle autorità competenti di Londra  e l’aumento dei costi si aggira intorno ai 50 milioni di sterline, gli  amministratori del club londinese avevano manifestato il loro interesse per lo  Stadio Olimpico e avevano fatto un'offerta per acquisire il contratto di  locazione per la gestione dello stadio, dopo le Olimpiadi del 2012. Per lo  Stadio Olimpico, tuttavia, sussiste il problema della pista di atletica che, in  genere, compromette il godimento dello spettatore che assiste ad un match di  calcio.
Pare che il mantenimento della pista di atletica fosse una  pregiudiziale da parte dei locatori dello stadio; pertanto, sembrerebbe che lo  Stadio Olimpico abbia cessato di essere un’opzione per il Tottenham.
Invece,  per quanto il nuovo centro sportivo, dovrebbe entrare in funzione nell’estate  2012. 
Nell’esporre i dati in euro, considereremo il cambio al 30-06-2011: 1  € = 0,9035 £.
La proprietà.
La società “Enic International Limited”,  registrata alle Bahamas, possiede l'85% degli Spurs. 
La “Enic International  Limited” è di proprietà al 70,6% di Joe Lewis, residente nelle Bahamas, mentre  il presidente Daniel Levy e alcuni membri della sua famiglia, tramite un trust,  controllano l'altro 29,4%.
La continuità aziendale.
Il  consolidato di “Tottenham Hotspur Plc” è stato redatto in base al principio  della continuità aziendale e la società Deloitte LLP, che ha certificato il  bilancio, non ha mosso alcun rilievo in merito. Quanto sopra significa che la  società “Tottenham Hotspur Plc” è in grado di di onorare gli impegni finanziari  futuri. Gli Amministratori degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo  abbia solide basi e che avrà un capitale circolante sufficiente per il prossimo  futuro. Di conseguenza, la società ha risorse adeguate per continuare la sua  attività operativa per il prossimo futuro.
Il Patrimonio  Netto.
Il patrimonio netto consolidato è positivo e ammonta a £ 81,5  milioni (€ 90,2 mln), mentre nel 2009/10 era pari a £ 70,5 milioni (€ 78 mln).  L’incremento è dovuto all’utile netto di esercizio per 669 mila sterline e al  fatto che, durante l'anno, le “CRPS”, azioni convertibili privilegiate  redimibili, allocate nella precedente stagione tra le passività finanziarie,  sono state convertite per £ 10,3 milioni in azioni ordinarie e per la restante  parte sono state rimborsate.
Il totale delle attività è finanziato da mezzi  propri, ossia dal patrimonio netto, per il 27,91%.
La struttura dell’attivo  patrimoniale.
Il totale delle attività è aumentato dell’1,32%, passando da  288,2 a 292 milioni di sterline (€ 323,1 mln).
La struttura dell’attivo  patrimoniale è composta per l’86% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni  materiali incidono per il 51% e quelle immateriali per il 35%.
Il totale  delle attività non correnti ammontante a 251,5 milioni di sterline (€ 278,3  mln), segna un incremento del 5,14%. Le immobilizzazioni materiali risultano  pari a £ 150,3 milioni (€ 166,3 mln), mentre nel 2009/10 erano pari a £ 123,5  milioni (€ 136,7 mln). In questa voce sono comprese le immobilizzazioni  materiali in corso di costruzione per l’importo di £ 96,4 milioni, comprensivi  di terreni, fabbricati e spese di progettazione. Queste ultime sono arrivate  alla cifra di £ 26.340.000 e potrebbero generare una sopravvenienza passiva nel  caso in cui il progetto nuovo stadio venisse abbandonato per altre  soluzioni.
Le immobilizzazioni immateriali diminuiscono da £ 115,7 milioni (€  128 mln) a £ 101,2 milioni (€ 112 mln). Nel corso dell'esercizio sono stati  acquistati giocatori per un costo totale di 27,5 milioni di sterline (€ 30,4  mln).
Le attività correnti risultano pari a 40,4 milioni di sterline (€ 44,7  mln) e registrano un decremento del 17,37%.
La Posizione Finanziaria  Netta.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a 56,8  milioni di sterline (€ 62,9 mln) e, rispetto all’esercizio precedente, risulta  in diminuzione del 12%. La variazione è dovuta principalmente all’incremento  delle disponibilità liquide, che sono passate da £ 11,3 milioni (€ 12,5 mln) a £  20,6 milioni (€ 22,9 mln), segnando un incremento dell’83%.
Una buona parte  (47%) dell’indebitamento finanziario lordo è "virtuoso", essendo dovuto  all’attività di investimento nel nuovo centro sportivo e alla progettazione del  nuovo stadio.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è  a debito per £ 27,5 milioni.
I crediti commerciali per cessioni calciatori  ammontano a £ 3.427.000 (2010: £ 18.423.000).
I debiti commerciali a breve  per cessioni calciatori ammontano a £ 20.910.000 (2010: £ 29.120.000). I Debiti  commerciali a lungo termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £  9.984.000.
Considerando insieme l’indebitamento finanziario netto e il saldo  debitorio da compravendita calciatori si ha un’esposizione debitoria pari a £  84,3 milioni (€ 93,3 mln), in linea col limite del Fair Play Finanziario,  essendo essa inferiore ai ricavi.
I Debiti.
Il totale  delle passività sia correnti che non correnti ammonta a 210,5 milioni di  sterline (€ 232,9 mln) e risulta in calo del 3,3% rispetto all’esercizio  precedente. Le passività correnti ammontano a £ 118,9 milioni (112,5 nel  2009/10) e risultano in aumento del 5,69%. L’importo maggiore riguarda i debiti  commerciali per £ 95,6 milioni. I debiti per imposte ammontano a £ 260  mila.
Le passività non correnti, invece, risultano in diminuzione del 12,92%,  registrando la cifra di 91,6 milioni di sterline (€ 101,4 mln). I debiti per  imposte differite risultano pari a £ 18,2 milioni.
I debiti bancari, esposti  in bilancio, ammontano complessivamente a 52,4 milioni di sterline (€ 58 mln),  al netto dei costi, di cui 19 con scadenza entro l’esercizio successivo. Al 30  giugno 2010, i debiti bancari, al netto dei costi, ammontavano a £ 49,7 milioni.  Tra i debiti bancari a breve termine è compreso un prestito garantito di £ 15  milioni di HSBC Bank.
Per il Tottenham esiste una linea di credito di 55  milioni di sterline (€ 60,87 mln) con Bank of Scotland, garantita dalle  proprietà del club londinese. Durante l'anno una linea di credito aggiuntiva di  £ 16.000.000 è stata ottenuta da Investec Bank, per aiutare il finanziamento  della costruzione del nuovo Centro Sportivo (Training Ground), ed è garantita  dallo stesso.
Inoltre, al 30 giugno 2011, risulta che il gruppo che controlla  il Tottenham detiene tra le passività dei titoli di debito garantiti (loan  notes) derivanti da due emissioni. La prima di £ 10.000.000, della durata di 20  anni dal settembre 2003, è stata effettuata nel novembre 2002, la seconda di £  20.000.000, della durata di 16 anni dal settembre 2007, è stata effettuata nel  novembre 2006.
Il prestito di £ 20 milioni è garantito dal “White Hart Lane  Stadium” e dalle future entrate per biglietti e ospitalità aziendale.
Di  questi prestiti, al 30/06/11, in bilancio residuano £ 24,3 milioni, cui  bisognerebbe aggiungere £ 272 mila di costi da ammortizzare per la durata degli  stessi.
I Ricavi.
Il fatturato, grazie al raggiungimento  dei quarti in Champions League, è aumentato in maniera consistente con un  incremento del 36,45%. Infatti, ha raggiunto il livello record di £ 163,5  milioni (€ 180,9 mln), mentre nel 2009/10 era pari a 119,8 milioni di sterline  (€ 132,6 mln). 
La biglietteria nelle partite della Premier League ha  registrato incassi pari a £ 20,4 milioni (nel 2009/10: £ 20,1 mln). Invece,  nelle partite delle coppe, la biglietteria ha registrato un record di incassi,  dovuto alla partecipazione alla Champions League. L’ammontare è stato pari a £  39 milioni (nel 2009/10: £ 6,7 mln). I ricavi da biglietteria incidono per il  36% sul totale del fatturato.
I ricavi per diritti audiovisivi sono aumentati  a £ 54 milioni (€ 59,8 mln), registrando un incremento del 4,85% (nel 2009/10: £  51,5 mln). Anche tale aumento è in gran parte attribuibile alla Champions  League, mentre in campionato è stato raggiunto il quinto posto (quarto posto nel  2009/10). L’incidenza di tali ricavi sul fatturato è del 33%. 
I proventi da  sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” sono saliti a £ 31,8 milioni (€  35,2 mln); nel 2009/10 ammontavano a £ 25,8 milioni (€ 28,5 mln). L’incremento è  stato del 23,58%. Lo sponsor di maglia per il campionato è stato “Autonomy”,  mentre “Investec”, lo è stato per le coppe. Puma è rimasto come sponsor tecnico  anche per il 2010/11.
I ricavi da merchandising sono cresciuti del 22,58% a £  9,5 milioni (nel 2009/10: £ 7,8 mln).
Merchandising e sponsor incidono per il  25,32% sul fatturato.
Gli altri ricavi aumentano da 7,9 a 8,7 milioni di  sterline (€ 9,6 mln).
Il Costo dei dipendenti.
Il costo  del personale è aumentato del 35,77%, da 67,1 milioni di sterline (€ 74,2 mln) a  91,1 milioni (€100,7 mln). Comunque il rapporto tra costo del personale e ricavi  con esclusione delle plusvalenze è leggermente diminuito, passando dal 55,98% al  55,70%. Tale indicatore è ben al di sotto del limite stabilito dal Fair Play  Finanziario, pari al 70%. 
L’ammortamento della rosa dei giocatori è rimasto  sostanzialmente invariato, essendo pari a £ 39,45 milioni (€ 43,6 mln).  Pertanto, il costo di gestione del personale incide sul fatturato, senza  plusvalenze, per il 79,83% e sui ricavi, comprese le plusvalenze, per il 75,85%.  Tale dato è leggermente più alto rispetto al livello di “eccellenza gestionale”.  Dovuto, molto probabilmente, all’acquisizione dei diritti alle prestazioni dei  calciatori ad un prezzo elevato rispetto ai salari.
Il “Breakeven  Finanziario”.
Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda  l’obiettivo del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di  tolleranza del Fair Play Finanziario. La somma algebrica degli ultimi tre  bilanci consolidati è positiva per £ 17,2 milioni (€ 19 mln).
Dal punto di  vista economico, l’esercizio 2010/11 è stato ben gestito, perché ad un aumento  dei ricavi del 36,45% è corrisposto un aumento delle spese operative del  25%.
Se escludessimo le spese operative riguardanti la gestione dei diritti  alle prestazioni sportive dei calciatori, risulterebbe un incremento del 35%,  precisamente da £ 97,1 milioni (€ 107,5 mln) a £ 131,2 milioni (€ 145,2 mln).  Nella sostanza, tali spese sono aumentate quasi proporzionalmente al fatturato,  perché si è fatto leva principalmente sul costo del personale.
Il risultato  operativo, escludendo la gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei  giocatori, ha registrato un incremento del 42,43%; infatti, nel 2010/11, risulta  positivo per £ 32,3 milioni (€ 35,7 mln), mentre nel 2009/10, ammontava a £ 22.7  milioni (€ 25 mln). 
L’eccedenza di plusvalenze per la cessione di giocatori  ammonta a £ 8,6 milioni (€ 9,4 mln), nel 2009/10 era nettamente superiore,  risultando pari a £ 15,3 milioni (€ 16,8 mln). Hanno contribuito a tale  risultato la cessione di Adel Taarabt al Queens Park Rangers e i bonus relativi  a precedenti anni per Darren Bent al Sunderland, Kevin-Prince Boateng al  Portsmouth, Dimitar Berbatov al Manchester United e Didier Zokora al  Sevilla.
Il risultato netto consolidato è positivo per £ 669 mila (€ 740  mila) ed è migliore rispetto alla perdita del 2009/10 di £ 6,6 milioni.
Se si  confermasse l’ipotesi gestionale degli amministratori, che punta su uno stadio  nuovo, che abbia una capacità maggiore rispetto ai 36.230 spettatori del "White  Hart Lane", per ottenere maggiori entrate, si profilerebbe un futuro da grande  club europeo.
Consolidato 2010/11 Tottenham Hotspur: in linea col Fair Play e verso il “De-listing”
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