 La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30  giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de  Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”. La società "Holding de  Inversiones Atléticas, S.A." detiene il 56,47% e la società "Video  Mercury Films, S.A." il 14,70%. Tali società sono gli unici azionisti  con partecipazioni superiori al 10%. “Club Atlético de Madrid SAD”, a  sua volta, detiene il 2,5% della società "Madrid Deporte Audiovisual,  S.A.".
La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30  giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de  Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”. La società "Holding de  Inversiones Atléticas, S.A." detiene il 56,47% e la società "Video  Mercury Films, S.A." il 14,70%. Tali società sono gli unici azionisti  con partecipazioni superiori al 10%. “Club Atlético de Madrid SAD”, a  sua volta, detiene il 2,5% della società "Madrid Deporte Audiovisual,  S.A.".
La fusione e le operazioni immobiliari.
I1  5 maggio 2010 l'Assemblea straordinaria dei soci del "Club Atlético de  Madrid SAD" ha approvato la fusione per incorporazione della controllata  "División Inmobiliaria del Club Atlético de Madrid, SL". Con  l’incorporazione si sono introitate attività per un valore di 254,3  milioni di euro (di cui 220,1 milioni di immobilizzazioni materiali) e  27,6 milioni di debiti. Tra i beni incorporati figurano lo stadio  “Vicente Calderon”, con un valore contabile netto di 21,8 milioni, e  terreni con un valore pari a 197,6 milioni.
Alcuni giorni dopo, in  data 30 giugno 2010, sono stati ceduti i terreni, con i relativi diritti  di sviluppo urbanistico, ad un prezzo di 255 milioni di euro. Su tali  terreni insiste lo stadio “Vicente Calderon”, che sarà abbandonato per  il nuovo stadio. Tale contratto era sottoposto a condizione sospensiva,  in attesa delle necessarie e definitive autorizzazioni urbanistiche per  lo sfruttamento a fini edificatori. Considerando il valore in bilancio  dei terreni ed i costi connessi con l’operazione, il beneficio economico  della stessa è stato di 14,2 milioni.
Tra le immobilizzazioni  immateriali, nel bilancio 2010/11 figurano i diritti d’uso del nuovo  stadio per l’importo di 4,5 milioni di euro. La questione nuovo stadio  sembrerebbe essere legata anche all’esito della candidatura di Madrid,  come sede delle Olimpiadi.
La continuità aziendale degli Amministratori e i rilievi dei revisori.
Il  bilancio 2010/11 presenta un patrimonio netto positivo pari a 30,6  milioni di euro e un capitale circolante netto negativo per 112,5  milioni di euro, nel 2009/10 il patrimonio netto era positivo per 27,7  milioni di euro e il capitale circolante era negativo per 109,4 milioni.
Secondo  gli amministratori, il deficit di capitale circolante netto, ossia la  differenza negativa tra attività e passività a breve termine, è dovuto  in parte agli investimenti in giocatori, con aumento dei relativi costi,  effettuato nelle ultime stagioni per migliorare le prestazioni  sportive, con l'obiettivo di partecipare alle competizioni europee e, in  secondo luogo, alle caratteristiche dell'attività svolta. Sempre  secondo gli amministratori, tale situazione non rappresenta un  impedimento per la continuità aziendale ed è comune alla stragrande  maggioranza delle società di calcio. Per questo motivo il Consiglio di  Amministrazione ha applicato il principio di continuità aziendale. Tra i  fattori che diminuiscono la portata di un capitale circolante netto  negativo, gli Amministratori evidenziano la presenza nel passivo a breve  dei risconti passivi per ricavi anticipati, pari a 40,5 milioni, che  non rappresentano debiti finanziari da pagare, la partecipazione alle  competizioni europee, con le implicazioni economiche che questo comporta  ed infine la materializzazione dei progetti per la costruzione del  nuovo stadio di Madrid e la nuova “Ciudad Deportiva”, che consentirà un  significativo aumento dei ricavi.
I revisori della società AH  Auditores 1986, S.A., che hanno certificato il bilancio, nonostante  abbiano scritto che i conti annuali per il 2010/11 presentavano  un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti, della situazione  patrimoniale e finanziaria, hanno mosso rilievi evidenziando alcune  eccezioni.
La prima eccezione riguarda il contratto di vendita dei  terreni, con condizione sospensiva, stipulato il 30 giugno 2010. Il  beneficio economico di tale operazione pari a 14,2 milioni, è stato  imputato al bilancio 2009/10. Tuttavia, solo il 30 giugno 2011, è stato  stipulato un altro contratto, che dà per avverata la condizione  sospensiva ed esigibili le obbligazioni reciproche, pur non essendo  terminato l’iter concessorio. Inoltre, il valore contabile dei terreni  in bilancio era elevato, in quanto lo stesso è stato registrato per  l'ammontare di 196,7 milioni, nell'anno 2003/2004, mediante il  conferimento del ramo d’azienda immobiliare che ha permesso, il 30  giugno 2004, la costituzione della società: "División Inmobiliaria del  Club Atlético de Madrid, SL". Pertanto il bilancio 2010/11 non si è  potuto giovare della cessione. Per tale motivo, secondo i revisori, i  risultati dell'esercizio e le riserve sono rispettivamente sottovalutati  e sopravvalutati per 147.620 migliaia di euro (al netto dell'effetto  fiscale).
La seconda eccezione attiene all’esposizione di proventi, a  seguito di altri contratti per cessioni immobiliari sottoposti a  condizione sospensiva. Nell’esercizio 2005/06, tali proventi ammontavano  a 46,3 milioni, nel 2007/08 a 57,8 milioni e nel 2008/09 a 10,1  milioni. Secondo i revisori, la condizione sospensiva riguardava  l’approvazione di un piano urbanistico, prevista per la fine dell’anno  2011; solo il 7 giugno 2011, è stato stipulato un accordo con cui si  sopprimeva tale clausola, pertanto la società di revisione ha mosso un  rilievo relativo al bilancio 2009/10.
La terza eccezione riguarda il  rimborso di alcune quote di capitale ed un aumento di capitale  deliberato nel 2002/03, oggetto di contenzioso. I revisori hanno  rilevato che non è stato effettuato alcun accantonamento per il rischio  di rimborso.
Tra le altre cose, la società di revisione ritiene  incerto, ovvero non determinato con precisione, l’accantonamento di 20,5  milioni per coprire i costi a carico dell’Atletico Madrid per il  progetto di sviluppo urbano dello stadio. Inoltre, essendo in corso  degli accertamenti fiscali, potrebbero manifestarsi passività  aggiuntive.
La struttura dell’attivo.
L’attivo è  aumentato di 65 milioni, assestandosi a 544,9 milioni. Il 70% è  rappresentato da attività a lungo termine. I diritti alle prestazioni  sportive dei giocatori incidono per il 10% e ammontano a 53,7 milioni  (-8,87% sul 2009/10). Il valore lordo è di 92,8 milioni. Da segnalare  che il 50% dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori funge da  garanzia per il debito nei confronti dell’Erario.
Bisogna specificare  che tra le attività correnti figura la posta “attività non correnti  detenute per la vendita”, pari a 14,9 milioni di euro, che riguarda il  valore contabile netto dei diritti di acquisizione di giocatori ceduti  tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti  annuali.
Le immobilizzazioni materiali incidono solo per il 2%,  essendo pari a 12,4 milioni, poiché risentono delle cessioni di terreni e  svalutazioni registrate nel 2009/10. L’importo maggiore delle attività è  rappresentato dai crediti verso terzi a lungo termine, pari a €  244.151.259,72, sintomo del fatto che, al 30/06/2011, i proventi da  cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010, non sono  stati ancora incassati; infatti, per tale contratto residua un credito a  lungo termine di € 240.714.721,56.
Anche tra i crediti a breve termine residua un importo notevole per 82,5 milioni, sempre legato ad operazioni immobiliari.
Il Patrimonio Netto.
Il  Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 30.605.412,64 e risulta in  aumento rispetto al 2009/10 del 10,59%. Essendo non negativo è conforme a  quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia,  il Patrimonio Netto copre solo il 5,62% delle attività totali, sintomo  di sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso  che si fa massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale  circolante netto, come detto sopra, è negativo.
Il capitale sociale è  pari a € 24.706.669,66 e si compone di 2.906.667 azioni nominative del  valore nominale di € 8,50 ciascuna. Al 30 Giugno 2011, non risulta  interamente versato, mancano all’appello € 23.776, 20, che figurano  nell’attivo corrente, come credito verso i soci per versamenti ancora  dovuti.
Come evidenziato dai revisori, esiste un contenzioso  riguardante una delibera dell'assemblea generale tenutasi il 27 giugno  2003, che aumentava il capitale sociale mediante conversione dei  finanziamenti soci e mediante versamenti in denaro.
Da segnalare che  l’aumento del Patrimonio netto è dovuto alle sovvenzioni e contributi  ricevuti per la costruzione del nuovo stadio. L’importo stanziato è  stato di € 12.839.600,68, che al netto dell’imposizione fiscale ha  permesso di incrementare il patrimonio netto, per tale voce, di €  8.987.720,47. Tale importo è giustificato dai benefici che la città di  Madrid riceverà per dei lavori connessi alla costruzione del nuovo  stadio.
La struttura delle passività.
Il totale  delle passività, sia correnti che non correnti, è aumentato di 62,3  milioni assestandosi a 514,3 milioni. Le passività correnti ammontano a  277,9 milioni, rappresentano il 54% delle passività e “finanziano” il  51% delle attività.
I debiti verso il personale ammontano a 51,6  milioni di euro (48,5 nel 2009/10), segnando un aumento del 6,42%. La  maggior parte riguarda i debiti verso il personale sportivo pari a €  50.998.866,23. Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del  personale, che è pari all’81%, risulta molto elevato e rappresenta un  segnale di probabile ritardo nei pagamenti. I debiti verso il personale  “finanziano” il 9,5% di tutte le attività.
Per quanto riguarda la  situazione dei debiti e crediti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e  Pubblici, sono esposti crediti per 48,3 milioni di euro, di cui 47,9 a  lungo termine, mentre i debiti ammontano a 215 milioni, di cui 72,7 a  breve termine. Tra i debiti sono stati accantonati 49,1 milioni per  verbali di accertamento. Da segnalare che il “Club Atlético de Madrid  SAD” ha ottenuto delle dilazioni per il pagamento per diverse imposte e  per diversi periodi. L’importo residuo, al 30/06/2011, è di 35,7 milioni  di euro (55,3 mln nel 2009/10).
Bisogna evidenziare che i debiti  verso la Pubblica Amministrazione “finanziano” il 39% dell’attivo.  Inoltre i revisori hanno evidenziato che la realizzazione dei crediti a  lungo termine per imposte differite, pari a 47,9 milioni, dipenderà  dalla capacità di generare utili nel futuro.
La Posizione Finanziaria Netta.
I  debiti finanziari riguardano i debiti verso enti creditizi per €  58.713.771,35 (2009/10: € 67.338.263,15) e i prestiti obbligazionari per  € 66.978,80 (2009/10: € 68.765,59). Il totale ammonta a €  58.713.771,35.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita  calciatori è negativo ed è pari a 15,2 milioni. I debiti per la  compravendita dei calciatori aumentano del 50%, passando da 36,7 a 55  milioni. I crediti per compravendita calciatori aumentano a 39,8 milioni  dai 20,6 milioni del 2009/10.
Si delineerebbe un indebitamento  finanziario, ai fini del Fair Play Finanziario, di 73,9 milioni,  inferiore al volume dei ricavi e conforme a quanto richiesto dalla  normativa.
I Ricavi.
Il fatturato per l’anno  2010/2011 è diminuito a € 94.653.074,34 da € 122.886.415,06, soprattutto  a causa della mancata partecipazione alla Champions League. Nel  2009/10, l’Atletico Madrid ha partecipato alla fase a gironi della  Champions League, ha vinto l’Europa League e ha disputato la finale di  Copa del Rey, mentre nel 2010/11 ha vinto la UEFA Super Cup e ha  partecipato alla fase a gironi dell’Europa League.
I ricavi legati  all’attività sportiva ammontano a € 10.621.412,35 ed incidono per l’11%  sul fatturato. La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata  negativa per il 71,10%. Tra i “ricavi sportivi” sono ricompresi: i  ricavi da gare di campionato per € 4.365.545,43 (€ 3,7 mln, nel  2009/10); i ricavi da gare di Coppa per € 1.122.958,98 (€ 2,1 mln, nel  2009/10); ricavi da competizioni internazionali per € 4.360.565,53 (€  29,6 mln, nel 2009/10); ricavi per amichevoli per € 375.243,47 (€ 748  mila, nel 2009/10); i ricavi da O.N.L.A.E. (Organismo Nacional de  Loterías y Apuestas del Estado) per € 397.098,94 (€ 574.318,77, nel  2009/10).
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 23% sul  fatturato, sono pari a € 22.178.537,03 e registrano un incremento  dell’8%. 
I ricavi per cessione diritti audiovisivi ammontano a €  38.424.292,37, con un decremento del 5,75% rispetto al 2009/10. Tali  ricavi incidono per il 41% sul fatturato.
I ricavi commerciali e  pubblicitari incidono per il 25% e ammontano a € 23.428.832,59, con un  decremento del 5,60% rispetto al 2009/10. Soprattutto a causa della  diminuzione dei ricavi da pubblicità che diminuiscono da 21,1 a 19,5  milioni.
Gli altri ricavi sono pari a 5,2 milioni e risultano in crescita di 3,6 milioni.
L’eccedenza  di plusvalenze per cessioni giocatori, pari a 43 milioni di euro,  registra un forte incremento di 36,3 milioni di euro.
I costi del personale.
Il  costo del personale ammonta a € 64.065.082,01 e risulta in aumento del  4,18% rispetto al 2009/10. Il rapporto tra costo del personale e  fatturato senza plusvalenze è del 68%.
L’ammortamento della rosa  calciatori ammonta a € 22.778.706,57, mentre nel 2009/10 era pari a €  27.878.697,46, il decremento è stato del 18,29%.
Pertanto l’incidenza  complessiva sul fatturato (senza plusvalenze) del costo di gestione del  personale, pari al 92%, è ben lungi dai livelli di gestione ottimale.  Ovviamente se considerassimo anche le plusvalenze del 2010/11, si  scendere al di sotto del 70%, livello di eccellenza, ma ciò  significherebbe improntare una gestione che compra a poco per vendere a  molto e non sempre accade.
Il requisito del pareggio di bilancio.
Il  risultato, al 30 giugno 2011, prima degli interessi e delle tasse,  grazie alle plusvalenze, è positivo per 18,5 milioni e risulta in  aumento di 10,2 milioni.
Tuttavia, l’esercizio 2010/11 si è chiuso con una perdita di € 5.960.972,93. 
Sulla  perdita pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi, che  sono pari a € 40.610.848,49 e risultano in aumento di circa 32 milioni;  mentre i proventi finanziari sono pari a 10,3 milioni di euro, con un  aumento di 10 milioni rispetto all’esercizio precedente.
La somma  algebrica dei risultati degli ultimi tre esercizi evidenzia un dato  negativo di 16,8 milioni di euro. Sia il 2009/10 che il 2008/09 hanno  registrato delle perdite, rispettivamente di 76 mila e 10,7 milioni di  euro.
Per il periodo transitorio, ossia fino al 2017/18, l’Atletico  Madrid rientra nel limite delle deviazioni consentite, ossia 45 milioni  per il 2013/14-2014/15 e 30 milioni per i periodi dal 2015/16 al  2017/18.
Concludendo possiamo affermare che trattasi di un bilancio  condizionato da operazioni immobiliari e da situazioni debitorie fiscali  rilevanti. Le operazioni immobiliari sono state complesse e molteplici,  passando attraverso il conferimento del ramo d’azienda immobiliare  (2002/03), la fusione (2009/10) e la cessione dei terreni, ivi compreso  lo stadio, per costruire un nuovo impianto. Al 30 giugno 2011, risulta  che le operazioni immobiliari hanno generato soprattutto crediti a lungo  termine. Ai fini del Fair Play Finanziario potrebbero essere  evidenziati negativamente l’elevato debito verso il personale e  l’eccessiva esposizione debitoria fiscale, culminata nella garanzia sui  diritti alle prestazioni sportive dei giocatori.
Bilancio 2010/11 Atletico Madrid: mezza rosa a garanzia del debito erariale
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