 Per il quinto esercizio consecutivo, la “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha  conseguito un utile, che è stato pari a 4,2 milioni di euro, e un valore  della produzione record: 131,5 milioni. Gli amministratori giustificano  i brillanti risultati gestionali con gli ottimi risultati sportivi  conseguiti sul campo, che hanno determinato l’incremento dei ricavi da  stadio e radiotelevisivi. Infatti uno dei fattori principali del  risultato d’esercizio è stato l’incremento di 10,2 milioni dei diritti  TV, cui bisogna aggiungere il risultato economico dell’operazione Quagliarella,  che ha generato componenti positivi di reddito per complessivi 9,6  milioni, precisamente una plusvalenza di 5,1 milioni e ricavi da  cessione temporanea calciatori per 4,5 milioni. Se si aggiungono anche i  600 mila euro incassati per il prestito di Rinaudo, il Napoli ha tratto  un beneficio economico superiore ai 10 milioni di euro dalle operazioni  con i dirigenti di mercato della Juventus. Anche la riduzione degli  ammortamenti, per 9,6 milioni, ha contribuito all’esposizione  dell’utile. Pure la partecipazione all’UEFA Europa League è stata  importante e ha comportato ricavi per complessivi 8,8 milioni, di cui  3,9 per proventi TV e 4,9 come botteghino.
Per il quinto esercizio consecutivo, la “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha  conseguito un utile, che è stato pari a 4,2 milioni di euro, e un valore  della produzione record: 131,5 milioni. Gli amministratori giustificano  i brillanti risultati gestionali con gli ottimi risultati sportivi  conseguiti sul campo, che hanno determinato l’incremento dei ricavi da  stadio e radiotelevisivi. Infatti uno dei fattori principali del  risultato d’esercizio è stato l’incremento di 10,2 milioni dei diritti  TV, cui bisogna aggiungere il risultato economico dell’operazione Quagliarella,  che ha generato componenti positivi di reddito per complessivi 9,6  milioni, precisamente una plusvalenza di 5,1 milioni e ricavi da  cessione temporanea calciatori per 4,5 milioni. Se si aggiungono anche i  600 mila euro incassati per il prestito di Rinaudo, il Napoli ha tratto  un beneficio economico superiore ai 10 milioni di euro dalle operazioni  con i dirigenti di mercato della Juventus. Anche la riduzione degli  ammortamenti, per 9,6 milioni, ha contribuito all’esposizione  dell’utile. Pure la partecipazione all’UEFA Europa League è stata  importante e ha comportato ricavi per complessivi 8,8 milioni, di cui  3,9 per proventi TV e 4,9 come botteghino.
Il bilancio 2010/11 della  “S.S.C. Napoli S.p.A.” manifesta una forte dipendenza dai diritti  radiotelevisivi, che incidono per il 44,5% sul valore della produzione,  che non sfrutta appieno il potenziale dei ricavi da botteghino e dei  ricavi da merchandising, forse a causa della mancanza di uno stadio di  proprietà, con relative pertinenze in grado di permettere l’aumento  dell’incidenza di tali voci di ricavo. Da segnalare il drastico calo di  7,2 milioni, subito dai proventi per lo sfruttamento dei diritti  d’immagine. Mentre i costi della produzione sono cresciuti (+7,6%) in  misura inferiore all’incremento del valore della produzione (+18,6%), il  costo del personale registra un incremento notevole del 33,5%, che  bisognerebbe considerare come causa-effetto dei brillanti risultati  sportivi.
La continuità aziendale.
Gli  amministratori hanno redatto il bilancio in base al principio della  continuità aziendale. La società BOMPANI AUDIT S.r.l. ha certificato il  bilancio e non ha mosso alcun rilievo al riguardo. Nella Relazione del  Collegio Sindacale si è attestato che le operazioni deliberate ed  eseguite sono state improntate a principi di corretta amministrazione e  tali da non implicare rischi per la continuità aziendale.
In sintesi S.S.C. Napoli S.p.A. è in grado di far fronte nel futuro agli impegni finanziari presi.
La struttura dell’attivo.
Il  totale degli impieghi è diminuito del 6,1%, passando da 117,2 a 110  milioni. Il 49,6% delle attività è costituito da immobilizzazioni. I  diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a 43,5  milioni e diminuiscono del 12,2%, rispetto al 2009/10. Essi  rappresentano il 39,5% degli impieghi e il 79,7% delle immobilizzazioni.  Nel 2010/11 per “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori”  sono stati investiti € 33.822.621 (€ 54.650.000 nel 2009/10). Le  alienazioni sono state pari ad un totale netto di € 10.285.714 ed hanno  apportato minusvalenze per un totale di Euro 1.414.236 e plusvalenze per  un totale di € 9.136.522.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a  partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali  alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”.  Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel  cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i  calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i  calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del  contratto. L’introduzione di tale metodo ha trovato l’espresso parere  favorevole da parte del Collegio Sindacale e non è stato oggetto di  richiami o censure da parte della Società di Revisione Legale.  L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione  in bilancio di ingenti minusvalenze, dopo il termine del “periodo  protetto”. Il piano di ammortamento originario può subire un  prolungamento nell’ipotesi di rinnovo anticipato del contratto. In tal  caso, al valore netto contabile residuo sarà applicato un nuovo piano di  ammortamento in base alla nuova durata. Per i giocatori già acquisiti  anteriormente alla data del 1° luglio 2007 è stato mantenuto il criterio  di ammortamento per “quote costanti”.
Tra gli acquisti effettuati  emergono: Cavani (Palermo) per 12 milioni (“riscatto”), Ruiz Torre  Victor (RCD Espanyol Sad) per 7,5 milioni, Dumitru Cardosio Nicolao  (Empoli F.C. S.p.A.) per 3 milioni, Rosati Antonio (Lecce) per 3  milioni, Fernandez Federico (Club Estudiantes de La Plata) per €  2.823.620.
Tra le cessioni spiccano: Quagliarella Fabio (Juventus  Fotball Club S.p.A.) per 10,5 milioni e con una plusvalenza di 5,1  milioni, Denis German Gustavo (Udinese Calcio S.p.A.) per 6 milioni e  con una plusvalenza di € 3.794.098. La minusvalenza più elevata, pari ad  € 414.841, ha riguardato la risoluzione consensuale con De Zerbi.
Tra le immobilizzazioni immateriali è esposto l’avviamento per un valore contabile netto di € 6.169.231, con un costo storico di  19,5 milioni. L’avviamento è stato iscritto, con il consenso del  Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo  nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S.  Calcio Napoli S.p.A. In deroga a quanto previsto dal codice civile, e  sempre con il consenso del Collegio Sindacale, il costo è stato  ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni. 
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”,  compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 4.160.977,  con un costo storico di € 13.172.768, e riguarda l’acquisto dei marchi  sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei,  nonché gli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo  d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. e l’acquisto di  licenze d’uso di software standardizzato.
Le immobilizzazioni materiali rappresentano il punto debole del bilancio del Napoli, essendo pari 357 mila euro, Esse costituiscono  solo lo 0,3% degli impieghi, a causa della mancanza di proprietà  immobiliari come lo stadio, il centro sportivo di allenamento e/o altri  fabbricati.
L’attivo circolante, pari a 55,4 milioni, risulta in  aumento del 3,6%. Le poste di maggior rilievo riguardano i crediti verso  enti del settore specifico per 21,7 milioni (12,3 mln nel 2009/10) e le  disponibilità liquide pari a 9 milioni (14,2 mln nel 2009/10).
Le  disponibilità liquide sono diminuite di € 5.199.550, a causa  dell’attività di investimento che ha generato un drenaggio netto di  liquidità per 24 milioni, superiore al flusso positivo di cassa generato  dall’attività di gestione corrente pari a 18,8 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il  Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 29.305.052. Rispetto al 30  giugno 2010, risulta in aumento di € 4.197.829 (+16,7%): ovvero  l’incremento è dovuto all’utile 2010/11. Essendo non negativo è conforme  a quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 26,63% del totale delle attività.
La struttura delle Passività.
Rispetto  ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del Napoli si differenzia  per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi con saldo  zero. In tale voce affluiscono in special modo i ricavi anticipati,  ossia quei proventi inerenti alle stagioni future e già incassati.
Il  totale dei debiti è pari a 79,7 milioni e risulta in diminuzione del  12,3%. L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico  per 41,7 milioni, di cui 28,2 a breve termine.
I fondi rischi sono pari a 811 mila euro e i debiti per TFR risultano uguali a 184 mila euro.
La Posizione Finanziaria Netta.
Utilizzando  il criterio del Fair Play Finanziario, la posizione finanziaria netta è  negativa per € 16.367.774, a causa soprattutto del saldo negativo tra  crediti e debiti per la compravendita calciatori che è pari a circa 21,5  milioni. I debiti per finanziamento soci ammontano a 3.911.220, non vi  sono debiti bancari e le Disponibilità liquide sono pari a 9 milioni di  euro.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è inferiore ai  ricavi ed è conforme a quanto stabilito dal regolamento UEFA sul Fair  Play Finanziario.
I Debiti scaduti con dipendenti e fisco.
I  debiti verso il personale ammontano a 10,8 milioni e risultano in  aumento di 5,8 milioni. Essi rappresentano il 21% del costo del  personale. Un dato che si può considerare fisiologico per i club di  calcio della Serie A.
Alla data di predisposizione del bilancio il  Napoli non aveva debiti scaduti di natura tributaria. Infatti l'avviso  di accertamento relativo al periodo di imposta 2005/2006, per Ires e  Irap notificato il 20 dicembre 2010 da parte dell'Agenzia delle Entrate è  stato definito mediante il ricorso all’istituto dell’accertamento con  adesione. Per quanto riguarda il P.V.C. della Guardia di Finanza per i  periodi di imposta 2007/2008 e 2008/2009, riguardante la metodologia di  ammortamento utilizzata per diritti pluriennali alle prestazioni  sportive dei giocatori, alla data di chiusura del bilancio non risultava  notificato nessun avviso di accertamento. La contestazione si basa  sulla presunzione di errata imputazione per competenza degli  ammortamenti e, pertanto, anche in ipotesi di soccombenza in un  eventuale giudizio tributario, la componente di reddito ripresa a  tassazione dovrà poi essere riconosciuta in deduzione nei successivi  periodi di imposta. La conseguenza è che, per gli amministratori, non  esiste alcun rischio di passività potenziale per imposte dovute e non  versate. Peraltro, la società è convinta della infondatezza dei rilievi  mossi e non ha effettuato accantonamenti neanche per interessi e  sanzioni;
I Ricavi.
Il valore della produzione ammonta a 131,5 milioni e registra un incremento del 18,6%. 
I  Ricavi delle vendite e delle prestazioni risultano pari a € 22.070.392 e  registrano un aumento del 28,7%. L’incidenza di tale voce sul valore  della produzione e pari al 16,8%. Tale voce è composta da Ricavi da gare  prima squadra in casa per € 17.700.025 (€ 9.847.224 nel 2009/10) e  Abbonamenti per € 4.370.367 (€ 5.916.343 nel 2009/10). Le gare da UEFA.  Europa League hanno apportato incassi per € 4.879.238. La capacità dello  stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità dell’impianto, è pari a 60.240  posti a sedere.
I Proventi da sponsorizzazioni ammontano a €  27.196.015, registrano un incremento del 30,1% ed incidono per il 20,7%.  Gli Sponsor ufficiali contribuiscono con 9 milioni, lo Sponsor tecnico  con € 5.871.365, gli Sponsor istituzionali con € 5.839.500 (3,6 mln, nel  2009/10), i Fornitori ufficiali e tecnici con € 1.058.960, i Partners  commerciali con € 3.023.500 e le altre sponsorizzazioni con € 2.402.690  (€ 0, nel 2009/10).
I Proventi pubblicitari ammontano a 140 mila euro  e registrano un decremento del 10,4% circa. Si riferiscono a ricavi  derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di  prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio  (calendari, banner sito web e gare amichevoli interne).
I Proventi  commerciali e le royalties sono pari a € 4.352.009, registrano un  decremento del 5,3% e incidono sul valore della produzione per il 3,3%. I  Proventi da merchandising contribuiscono con € 760.397 (€ 431.901, nel  2009/10), i Proventi da licensing con € 3.160.324 (3,7 mln, nel 2009/10)  e gli altri proventi commerciali con € 431.288. La principale voce,  Proventi da licensing, si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento  del marchio “SSC Napoli”. 
La voce “Proventi vari” è diminuita da 7,8 milioni a 543 mila euro. In particolare i Proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine si sono ridotti a € 143.000 da € 7.400.000 a causa del mancato rinnovo contrattuale degli accordi maggiormente significativi, in essere nel precedente  esercizio, relativi alla concessione dei diritti di immagine dei  calciatori.
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano pari a € 58.446.611,  mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 48.236.937.  L’incremento è stato di € 10.209.674 (+21,2%) e l’incidenza sul valore  della produzione è del 44,5%. I Proventi televisivi da competizione UEFA  sono pari a € 3.970.963, mentre nel 2009/10 erano inesistenti. I  Proventi televisivi da gare amichevoli risultano pari a € 1.694.528.
Le  Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a €  9.137.522 (6,6 mln nel 2009/10). Tali proventi incidono per il 6,9% sul  valore della produzione.
Gli altri ricavi e proventi diversi  aumentano a € 9.591.391 da € 5.350.293. I Ricavi da cessione temporanea  prestazioni calciatori hanno contribuito con € 5.963.125 (€ 1.165.000  nel 2009/10).
I Costi.
I costi della produzione,  pari a € 115.764.844, aumentano del 7,6% circa rispetto al 2009/10. I  costi del personale aumentano del 33,5% circa, mentre gli oneri da  ammortamento e svalutazioni diminuiscono del 21,8%. Le suddette  componenti negative di reddito incidono per il 74,5% circa (76% nel  2009/10) sul valore complessivo dei costi di produzione.
Gli  ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili” ammontano a €  1.317.432, l’ammortamento per l’avviamento ammonta a € 1.953.846. Sono  stati svalutati crediti iscritti nell'attivo circolante per € 1.464.757.
I  costi per godimento dei beni di terzi sono pari a 3,7 milioni e  risultano in aumento del 48,5%. L’importo maggiore riguarda le locazioni  operative per 1,2 milioni, seguito dall’affitto campi sportivi e  concessione uso stadio per circa un milione di euro. Il canone di concessione riconosciuto al Comune di Napoli per l’utilizzo dello Stadio, il cui costo è direttamente correlato agli incassi dalla biglietteria, riflette un maggior onere pari all’85% circa del corrispondente valore del 2009/10.
I  Costi per acquisto materiale di consumo e di merci risultano pari a €  1.658.845 (€ 1.456.528 al 30 giugno 2010). La voce registra, nel suo  complesso, un incremento del 13,9%.
I Costi per prestazioni di  servizi ammontano a € 12.892.462 (€ 7.107.039, nel 2009/10). Rispetto  all’esercizio precedente i costi ricompresi nella voce sono incrementati  dell’81,4%. Le voci che hanno registrato sensibili incrementi  riguardano: i costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per  la produzione TV), aumentati da 1,4 a 3,1 milioni; i costi per il  servizio di biglietteria e controllo, saliti da 1,96 a 2,7 milioni, e le  spese amministrative che, rispetto al precedente esercizio, registrano  il riconoscimento del compenso al consiglio di amministrazione, pari a €  2.999.000. Nel complesso, queste ultime sono aumentate a € 4.840.892 da € 1.696.520, con un incremento di € 3.144.372.
Il  totale dei compensi riconosciuti agli agenti per la stagione 2010/11 è  pari a € 2.838.151. Tra i “Costi specifici tecnici” è stato  contabilizzato l’importo di € 1.463.151, mentre l’importo capitalizzato è  stato pari a € 1.375.000.
Il Costo dei dipendenti.
Il  costo del personale registra la cifra di € 51.733.273 (€ 38.746.752,  nel 2009/10), con un incremento del 33,5%, nettamente superiore  all’incremento del valore della produzione. L’aumento è dovuto  prevalentemente agli stipendi dei calciatori e dei tesserati in genere.  Tra gli altri costi, pari a 3,6 milioni, sono ricompresi gli oneri  sostenuti a favore di calciatori per favorirne il trasferimento ad altri  club e/o la fuoriuscita aziendale. Il totale dei compensi corrisposti  ai tesserati è pari al 98% del totale dei compensi corrisposti al  personale dipendente.
L’incidenza sul valore della produzione è  aumentata dal 34,95%, del 2009/10, al 39,35%, ma rientra abbondantemente  nei limiti del Fair Play Finanziario. 
L’ammortamento della rosa  calciatori ammonta a € 29.556.320, mentre nel precedente esercizio era  pari a € 40.357.779. Tale voce rappresenta l’85,6% degli ammortamenti  totali.
Il costo per l’acquisizione temporanea dei calciatori aumenta a € 6.885.000 da € 20.000 del 2009/10.
Mentre  i proventi da compartecipazione sono nulli, gli oneri da  compartecipazione sono aumentati a 5,5 milioni, determinando, tra  l’altro, una gestione finanziaria negativa per 5,2 milioni.
Anche  considerando tutti i suddetti costi, la gestione complessiva del  personale si mantiene entro livelli di eccellenza, incidendo solo per il  71% sul valore della produzione.
Il requisito del pareggio di bilancio. 
“S.S.C.  Napoli S.p.A.” rispetta pienamente il requisito del pareggio di  bilancio, imposto dal Fair Play Finanziario, avendo chiuso gli ultimi  tre esercizi con un utile. La somma degli utili degli ultimi tre bilanci  ammonta a 15,5 milioni di euro.
Indubbiamente, alla luce di quanto  descritto, non si può negare la buona gestione economica e finanziaria  della gestione De Laurentiis, che si dovrà confrontare con i problemi del salto di qualità,  a livello di squadra di rango europeo, che necessariamente  comporteranno il confronto con la problematica stadio e infrastrutture.
Bilancio 2010/11 S.S.C. Napoli S.p.A.: quinto utile consecutivo e record di ricavi
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